Croccante fuori e filante dentro, la mozzarella in carrozza è un piacere a cui è difficile resistere.
Oltre a esser gustosa, porta con sé alcune curiosità che vogliamo condividere con te.
Partiamo!
7 curiosità sulla mozzarella in carrozza
1. Una storia ultracentenaria
Ricetta semplice e povera, con una storia ultracentenaria.
La mozzarella in carrozza nasce nelle campagne della Campania, nei primi anni dell’Ottocento, per utilizzare mozzarella e pane avanzati e, quindi, non più freschi.
2. Il nome deriva dalla sua forma
La mozzarella in carrozza risale all’epoca precedente l’avvento del pane in cassetta (o pancarré).
Infatti, originariamente era avvolta da due fette di pane da forno rotondo, ricordando così proprio la ruota di una carrozza. Il tutto viene poi immerso nell’uovo, impanato e fritto.
3. Cambiano gli anni, cambia la forma
La mozzarella in carrozza assume la forma quadrata con cui la conosciamo oggi, dopo gli anni ’40, quando il pane in cassetta arriva in Italia, grazie all’esercito americano.
La sua evoluzione? Il toast.
4. Un nome che è anche arte
“Mozzarella in carrozza” è anche il titolo di una famosa opera d’arte di Gino De Dominicis, un’installazione del 1970 composta da una carrozza vera e propria che custodisce una mozzarella fresca, che viene sostituita ogni giorno.
5. Esiste in più versioni
La mozzarella in carrozza ha anche una versione romana e veneziana, che prevedono l’utilizzo del fiordilatte al posto della mozzarella di bufala e l’aggiunta di acciughe o prosciutto cotto.
6. La mozzarella in carrozza protagonista di una scena in “Ladri di biciclette”
Vittorio de Sica, in “Ladri di biciclette” dedica una scena alla mozzarella in carrozza. Il protagonista del film insieme al figlio, non potendosi permettere molto, al ristorante decide di gustarsi come portata principale proprio questo piatto.
7. Una mozzarella in carrozza da Nobili
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