Il tipo Fast Food e il tipo Fast Good non sono poi così diversi. Hanno gli stessi ritmi giornalieri, frequentano un sacco di posti assieme, fanno addirittura lo stesso lavoro probabilmente.
Quello che cambia tra i due è il loro approccio alla vita. Entrambi sono consumatori moderni con poco tempo da dedicare alla cucina, o almeno meno di quello che avevano i nostri nonni, solo che il tipo Fast Good ha deciso, indipendentemente da sesso, età, impegni lavorativi e familiari di non rinunciare mai al benessere a tavola. Questa è una differenza sostanziale, soprattutto per noi italiani che facciamo del cibo il nostro punto di riferimento e lo inseriamo in ogni discorso, partiamo a parlare di calcio e finiamo col parlare di cibo, iniziamo un discorso sulla politica e finiamo col parlare di cibo. Mangiamo e parliamo di cibo. È nel nostro DNA, è innegabile, ma vediamo nel dettaglio la giornata ideale del tipo fast food e del tipo FAST GOOD.
Fast food
Ore 7.15
Colazione con caffè, brioche, krapfen in piedi al bar.
Ore 8.30
Il primo di molti caffè zuccherati dal distributore dell’ufficio.
Ore 10.00
Break con merendina confezionata.
Ore 12.30
Pranzo con tramezzino del bar con prosciutto, funghi e maionese.
Ore 16.00
Merenda con biscotti al cioccolato.
Ore 18.00
Aperitivo Spritz e fritti misti.
Ore 20.00
Cena. Meglio ordinare da asporto. Hamburger e patate, cinese o indiano. Zero voglia di cucinare.
Ore 22.00
Spuntino con gelatino confezionato.
FAST GOOD
Ore 7.15
Colazione con latte e fetta biscottata burro o miele o confettura.
Ore 8.30
Caffè amaro al bar vicino all’ufficio: 5’ minuti di pausa ma ben fatti.
Ore 10.00
Break con cracker ai 5 cereali o perché no anche un bel frutto di stagione.
Ore 12.30
Schiscetta con una bella insalata caprese con “La Fiorita – Nobili”.
Ore 16.00
Merenda con yogurt o un frutto di stagione.
Ore 18.00
Aperitivo con birretta artigianale accompagnata da mozzarelline e olive verdi.
Ore 20.00
Cena, roastbeaf e insalatina, con un bel bicchiere di vino.
Ore 22.00
Spuntino con un frutto, uno yogurt, una tisana, un biscottino.
Non serve certo convincere le persone ad essere Fast Good. Per convincersi a diventare Fast Good basta provare.
Noi di Caseificio Nobili non possiamo più farne a meno.