“Arancina o Arancino?” È una domanda che un po’ tutti ci siamo fatti, e guai a chiamarl* nel modo sbagliato se ci troviamo a discutere con qualche siciliano. Il Caseificio Nobili oggi ti fornisce la risposta, così la prossima volta che ordinerai questo piatto a base di riso, mozzarella e sugo di carne saprai esattamente cosa dire.
Perché si dovrebbe dire Arancina
Il nome Arancina per indicare il tipico piatto è utilizzato soprattutto nella Sicilia occidentale e nelle zone di Ragusa e Siracusa.
L’origine di questo nome viene da una tradizione araba, per cui le polpette prendevano il nome dal frutto a cui sarebbero potute assomigliare come dimensioni.
Seguendo questa logica, l’Arancina si chiama così proprio per la sua somiglianza all’arancia e dovrebbe essere femminile in quanto, secondo le regole della lingua italiana, gli alberi di frutto hanno il sostantivo al maschile, mentre i frutti prodotti al femminile.
Questa teoria spiega anche perché questa accezione sia più utilizzata nelle zone della Sicilia occidentale, da sempre più ricettive all’italiano standard piuttosto che alle forme dialettali.
La prima testimonianza dell’utilizzo del termine Arancina si trova nella letteratura di fine Ottocento: “arancine di riso grosse ciascuna come un mellone” dei Viceré (1894) del catanese Federico De Roberto. Alla fine del secolo la variante femminile è stata poi registrata da Corrado Avolio nel suo “Dizionario dialettale siciliano”, e più tardi da Giacomo De Gregorio in “Studi Glottologici Italiani”, nella lessicografia italiana: dallo ZINGARELLI del 1917 e dal Panzini nell’edizione del 1927.
Perché si dovrebbe dire Arancino
Il termine Arancino viene utilizzato soprattutto nella parte orientale della Sicilia.
L’origine del nome è sempre dovuta a una similitudine tra il piatto siciliano e il frutto dell’arancia, solo che viene fatto risalire al dialetto siciliano arancinu, piccola arancia, che nell’italiano regionale diventa arancino.
Inoltre, secondo l’ipotesi suggerita da Salvatore C. Trovato in “A proposito di arancino/arancina” (“Archivio Storico della Sicilia Centro Meridionale”, II, 2016) Arancino potrebbe derivare non solo dalla forma dell’arancia, ma anche dal suo colore in siciliano arancinu ‘di colore arancio’.
La forma Arancino è quella presente in tutti i dizionari dialettali, ma la sua prima comparsa nel dizionario italiano risale al 1942 sul “Dizionario moderno” del Panzini.
Conclusioni
In conclusione, entrambi i termini sono corretti, dipende se si utilizza la versione dell’italiano standard o quella dell’italiano regionale, ma, soprattutto, l’importante è gustare almeno una volta nella vita questa specialità.
Ti è piaciuto questo articolo? Allora potrebbe interessarti anche le differenze tra provola e scamorza.