La gastronomia romana è un vero e proprio scrigno, ricolmo di specialità culinarie dai nomi affascinanti. Tra esse se ne distinguono alcune che possono essere mangiate stando in piedi, mentre si è passeggio o nei locali di qualche tipica rosticceria capitolina.
Si tratta di un modo di degustare il cibo dalle origini antichissime, risalenti ai tempi dell’Impero, quindi, ben prima che fosse coniato il termine “street food”.
Tra le prelibatezze di questo tipo, una delle più celebri e apprezzate è il cosiddetto “supplì”.
Cos’è il supplì?
Il supplì è una specie di polpetta di riso, di forma cilindrica e dalle dimensioni ridotte. La sua versione più classica è quella con ragù di carne e formaggio pecorino (rigorosamente romano). Al suo interno ospita un sottile strato di mozzarella. Il tutto viene panato e fritto.
I migliori supplì sono quelli “al telefono”.
Sono due i requisiti di un supplì preparato “ad arte”. Il primo consiste nel bilanciamento tra la croccantezza della superficie e la morbidezza della parte interna. Il secondo si sostanzia in un giusto livello di fusione della mozzarella: requisito di fondamentale importanza per ottenere il celebre effetto “filo telefonico”. Questo effetto consiste in un allungamento del formaggio fuso, che si dovrebbe verificare spezzando a metà la crocchetta.
Il supplì: un classico intramontabile.
Al giorno d’oggi il supplì è una delle pietanze che non possono mancare sulla tavola delle trattorie più tradizionali di Trastevere. Infatti, stiamo parlando di un vero e proprio classico, alla pari di altre famose prelibatezze come, ad esempio, i bucatini all’amatriciana o i carciofi alla giudia. Questo piatto ha raggiunto un successo tale che, ormai, ha superato i confini del Lazio, diffondendosi in gran parte delle regioni italiane dove è stata interpretata in vari modi.
Le varianti.
Da questo punto di vista non deve stupire che, nella stessa città di Roma, siano state inventate numerose varianti della specialità, tra le quali vale la pena ricordare quelle preparate con le patate o con la pasta anziché con il riso. Impossibile dimenticare i supplì alla gricia, conditi con il guanciale, quelli cacio e pepe, quelli con le verdure o, ancora, quelli alla pescatora, serviti nella zona del litorale.
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