Il vastissimo panorama gastronomico italiano include specialità che, pur sembrando appartenere a una tradizione antichissima, in realtà sono molto più “moderne” di quanto si possa pensare.
La Colomba, il dolce pasquale per eccellenza (insieme alle uova di cioccolato), rientra a buon diritto in questa categoria.
La Colomba nel mito
Numerosi sono i miti che fanno riferimento alla sua nascita: il più celebre e affascinante la fa risalire al VI secolo, legandola a un santo di origini irlandesi, Colombano. Secondo il racconto, il religioso venne invitato a un sontuoso banchetto dalla regina longobarda Teodolinda, che offrì a lui e al suo seguito di monaci una ricca selezione di selvaggina. La sovrana, stranamente, doveva aveva dimenticato che era tempo di quaresima, periodo durante il quale il consumo della carne è notoriamente fuori luogo. Si presentò, quindi, una scelta difficile: offendere l’ospite o contravvenire ai precetti?
Dilemma apparentemente insolubile, al quale Colombano si sottrasse, operando uno dei numerosi miracoli per i quali sarebbe stato beatificato: trasformò la cacciagione in pani bianchissimi a forma di colomba.
Questa leggenda ha avuto l’indubbio merito di conferire al dolce l’aura di “tradizionalità”, di cui ancora oggi gode.
L’invenzione della Colomba
In realtà le vere origini della Colomba risalgono agli inizi del secolo scorso e rispondono a un’esigenza molto pratica. Correvano gli anni ‘30 quando il celebre pasticcere Angelo Motta, fondatore dell’omonima azienda milanese, incaricò il suo direttore della pubblicità, Dino Villani, di inventare una specialità molto simile al Panettone. Questa sua particolare richiesta nasceva dalla necessità di utilizzare gli stessi macchinari impiegati per produrre il dolce natalizio, in modo tale da non lasciarli fermi per interi mesi.
Villani non solo ideò la Colomba, ma grazie a una campagna di marketing particolarmente indovinata, per molti aspetti simile a quelle contemporanee, in breve tempo ne fece un vero e proprio “must” delle festività pasquali.
La Colomba di Villani “figlia” del Panettone
Come richiesto dal Signor Motta, la sua squisita invenzione aveva lo stesso soffice impasto del Panettone (a base di farina, uova, burro e lievito), oltre a essere arricchita con i medesimi pezzetti di arancia candita.
Si distingueva per una golosa copertura, costituita da una croccante glassa preparata con zucchero, albume e mandorle intere.
Il successo della Colomba e la nascita di mille varianti
Il progressivo successo ottenuto dalla Colomba in Italia e, più di recente, all’estero, ha inevitabilmente portato al moltiplicarsi delle sue varianti.
È da parecchi anni che, oltre alla Motta, uno stuolo di altre aziende la preparano e la commercializzano con il proprio marchio, interpretandone la ricetta nei modi più diversi: dalla colomba ricoperta di cioccolato a quella farcita con ricotta e pere, fino alla colomba salata, ripiena di formaggio, uova e salumi vari.
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