Utilizzare e sperimentare farine diverse per gli impasti delle tue pizze, può aiutarti a rinnovare non solo l’immagine della tua pizzeria, ma anche la tua clientela.
Infatti, se comunicata al meglio questa scelta e informata la clientela, in modo tale da giustificare un prezzo medio più alto, nel medio-lungo termine si riscontreranno i risultati.
1. Farine di grano
Questa tipologia di farina è ovviamente la più utilizzata, perché particolarmente adatta alla creazione della maglia glutinica, in particolare vengono usate farine molto raffinate per la semplicità di lavorazione.
Un primo elemento di cambiamento potrebbe essere proprio l’utilizzo di farine meno raffinate, più ricche dal punto di vista organolettico e nutrizionale, con un profumo di grano più presente. Farine di tipo 1 e 2 costituiscono una via intermedia tra gusto e facilità di lavorazione, inoltre, grazie al maggior contenuto di proteine consentono una maggiore idratazione dell’impasto.
2. Farina integrale
Le pizze realizzate con farine integrale risultano essere più scure e con un sapore di grano più accentuato.
La farina integrale è più completa dal punto di vista nutrizionale, infatti, subendo un solo processo di macinazione, è più ricca di fibre, sali minerali, aminoacidi e vitamine. Questo le rende più digeribili e consigliate per chi soffre di diabete o è a dieta.
Per la preparazione dell’impasto, questo tipo di farina è più difficile da lavorare, infatti la maggiore presenza di fibre non consente al glutine di legarsi con la stessa facilità. L’impasto, inoltre, tende ad asciugarsi più rapidamente, perché le farine integrali assorbono molta più acqua delle farine raffinate.
Anche i tempi di lievitazione aumentano, infatti sono necessarie almeno 48 ore di riposo prima di lavorare l’imposto.
3. Farina di riso
Povera di sodio e colesterolo, è particolarmente indicata a celiaci e intolleranti, per l’assenza di glutine. Si tratta di una farina debole e senza maglia glutinica, per questo motivo ha bisogno più tempo per lievitare. Non è facile impastarla perché risulta friabile e non elastica.
Ricca di vitamine e sali minerali.
4. Farina di farro
Ricca di vitamine e sali minerali, ma povera di grassi, ha una quantità di fibre e proteine che la rende adatta a impasti ad alta idratazione e lievitazione. Ha un discreto potere saziante ed essendo ricca di fibre, l’indice glicemico della farina di farro è ridotto, pertanto, è adatta anche in caso di diabete o glicemia alterata.
5. Farina di legumi
Le farine di legumi più adatte per la realizzazione della pizza sono quelle di ceci, fagioli, piselli e lenticchie. Infatti, sono ricche di proteine, minerali e vitamine, ma soprattutto risultano particolarmente gustose. Sono molto versatili perché possono essere usate sia in purezza, ottenendo così impasti senza glutine, o unite ad altri tipi di farine.
6. Farina di semi di canapa
Si ottiene con la macinazione di semi sativi, ha ottime qualità organolettiche e nutrizionali, infatti, è ricca di sali minerali, vitamine e antiossidanti. Risulta molto profumata e adatta a impasti semintegrali ad alta idratazione.
7. Farina di carbone vegetale
Si ottiene dalla macinazione del carbone naturale, ricavato dalla cottura del legname. Grazie alle sue caratteristiche rende l’impasto facilmente digeribile e crea un ottimo contrasto cromatico con il pomodoro e la mozzarella. Contiene poco colesterolo e il suo apporto di fibre è particolarmente abbondante.
8. Farina di Manitoba
La farina di Manitoba è perfetta per impasti a lunga lievitazione. Viene impiegata solo nella forma 00, per favorirne la digestione, e viene miscelata alle farine più deboli, insieme a pochissimo lievito, per ottenere pizze soffici e croccanti allo stesso tempo.
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