“Te ghè e man da puina” è un tipico modo di dire veneto che significa letteralmente avere le mani di ricotta, si usa quindi quando a una persona cascano spesso gli oggetti dalle mani, che sono tenere come appunto la ricotta.
Un altro modo di dire molto usato in Veneto con questo termine è: “Ti si na puina”, usato per persone che tendono a essere troppo buone, tenere.
Infatti, in generale il termine puina, usato come aggettivo, indica qualcosa di troppo tenero, buono, delicato.
Che cos’è la puina?
La parola puina oggi in veneto indica la ricotta, ma non è sempre stato così.
Infatti, originariamente indicava un sottoprodotto del formaggio a base di albumina e globulina. Si otteneva facendo bollire il siero del latte in modo che le proteine coagulassero. In superficie si formava quindi una pasta, bianca e morbida, che veniva raccolta e poi fatta sgocciolare in un panno. Questo prodotto veniva realizzato anche in casa e venduto nei mercati e nelle fiere locali.
In seguito, questo termine è andato a indicare la ricotta, in quanto quest’ultima si ottiene seguendo un processo di produzione simile a quello della puina.
La torta de puina.
Una testimonianza della presenza di questo prodotto si ha da un dolce tipico veronese, la torta de puina, un dolce che si creava appunto con ricotta vaccina, come quella Nobili, uova e farina e che era molto diffuso nelle campagne.
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