Esistono moltissimi tipi carnagione che, quando si parla di abbronzatura, vengono anche definiti “fenotipi”. Ogni periodo storico ha indicato differenti tonalità d’incarnato come particolarmente desiderabili. Nei secoli scorsi (in particolare nel ‘700 – ‘800) la pelle pallida, di porcellana, era segno di nobiltà e bellezza, perché indice di una classe sociale elevata, a differenza delle persone abbronzate, che spesso dovevano lavorare all’aperto per mantenersi.
Negli anni 2000, invece, un colorito scuro e abbronzato era indice di potere economico, perché indicava che le persone potevano permettersi di trascorrere lunghe vacanze al mare o in montagna.
Negli ultimi decenni però, è stato dimostrato che esporsi al sole senza protezioni può causare danni irreparabili alla pelle, mettendo a rischio la salute. Con l’estate appena iniziata e le ferie in arrivo forse potrebbero interessarvi le nostre curiosità! E ricordatevi di esporvi al sole solo dopo aver applicato generose dosi di protezione solare, evitando le ore più calde.
Latte schiarente
Nel 700, al contrario che ai giorni nostri, il concetto di bellezza associato all’epidermide era opposto al nostro: doveva essere chiara, diafana, luminosa e senza la minima traccia di abbronzatura. Se, nonostante le accortezze, dopo un pomeriggio passato all’aria aperta la pelle si arrossava, il rimedio era semplice e immediato: si massaggiava sui punti da schiarire un po’ di latte fresco di mucca e qualche goccia di acqua di colonia. Si toglieva poi l’eccesso di prodotto, senza strofinare, e la pelle tornava candida come prima.
Bagno di latte
Basta aggiungere un bicchiere di latte vaccino (ideale sarebbe il latte di asina) all’acqua della vasca da bagno per godere dei benefici di questa pratica, applicata già ai suoi tempi da Cleopatra per avere una pelle luminosa e profumata. Non occorre aggiungere detergenti o bagno schiuma, basterà il latte e, se li avete a disposizione, dei petali di rosa o qualche goccia di olio profumato. Restate immersi almeno 30 minuti, capelli compresi, per dare tempo alla pelle di assorbire preziosi nutrienti come vitamina D e vitamina E, che contribuiscono ad accelerare la velocità con cui la pelle si rigenera dai danni dei raggi UV, del vento, del sole e dell’inquinamento. Una volta asciugata noterete la vostra pelle morbida e idratata senza bisogno di creme.
Mangiate latticini per una abbronzatura più duratura
I cibi perfetti per preparare la pelle al sole sono ricchi di beta-carotene, vitamina A e omega3, che aumentano la produzione di melanina e proteggono la pelle dalle radiazioni solari.
Burro, yogurt bianco e tutti i latticini, come la mozzarella, contengono molti antiossidanti, come le sieroproteine e le caseine, e sono una fonte di vitamina A, che contribuisce a stimolare la produzione di melanina.
Conoscevi queste curiosità sulla che legano latticini e abbronzatura? Allora potrebbe interessarti anche scoprire se il formaggio fa bene al cuore.